Blade Runner

(2019) Omaggio a Blade Runner

All’interno del corso di aggiornamento  “SAPERI, STRUMENTI E POLICIES PER L’INTEGRAZIONE DIDATTICA DEL CINEMA E DELL’AUDIOVISIVO A LIVELLO NAZIONALE” Progetto di formazione realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso dal MIUR e dal MIBAC, ci è stato chiesto di realizzare un videosaggio come momento conclusivo e di verifica del percorso sui generi cinematografici.

La mia passione per la fantascienza letteraria è riemersa e ho deciso di affrontare questo genere cinematografico, riflettendo sulle eventuali differenze tra i due ambiti (letteratura e cinema).

Ho utilizzato il pretesto che il 2019 è l’anno (nel futuro) nel quale il film Blade Runner è ambientato (tratto dal romanzo di P. K. Dick Ma gli androidi sognano pecore elettriche?), anche perché su diversi social network se ne è parlato a lungo.
Poi mi ha sempre affascinato la questione dell’intelligenza artificiale e l’evoluzione della tecnologia che porta a una interdipendenza tra uomini e macchine, quindi il tema dell’empatia come possibile discrimine tra umano e non umano. Sia il romanzo che il film sono permeati da queste tematiche e analizzando attentamente il film emerge in realtà che esso deve molto a un genere differente, il noir, piuttosto che alla fantascienza tout court fatta di alieni e viaggi interstellari.

In un primo tempo ci era stato chiesto di realizzare un testo dal taglio storico / critico, come esercitazione in itinere, su uno dei generi approfonditi durante il corso, tra i quali risultava appunto in ordine cronologico quello della fantascienza.

(Fantascienza) Questione di empatia

Successivamente, a fine modulo, di sviluppare quel testo in un videosaggio, ovvero di utilizzarlo come materiale per una “sceneggiatura”.

Così ho cercato di raccogliere un po’ di risorse visive a supporto del testo che è stato rivisto e utilizzato come base per la voce off. Il limite della durata temporale ha imposto l’utilizzo dell’accelerazione della voce, che comunque mi è sembrato coerente con il tema delle “macchine parlanti” (vedi anche avatar femminile che spiega la fantascienza letteraria), quindi con il tema di fondo del film.

Il videosaggio è stato realizzato nei primissimi giorni di luglio.

Continuando con le coincidenze delle date di cui si parla nel videosaggio accade infine che Rutger Hauer, il replicante Roy Batty del film e protagonista del celeberrimo monologo nella sequenza finale, muore il 19 luglio di quest’anno. Quindi mi è sembrato doveroso rendergli questo piccolo omaggio prima che l’anno finisca, pubblicando queste brevi note*.

 

* Come mi ha fatto notare il nostro coordinatore scientifico prof. Manlio Piva: il regista del sequel Blade Runner 2049 Denis Villeneuve è canadese; del test di Voight – Kampf se ne parla anche nel libro, e quindi forse bisognerebbe smussare certe affermazioni o essere almeno più precisi…